DAL GUATEMALA L'ORGOGLIO INDIGENO LATINOAMERICANO

27 marzo 2007

E' in corso da ieri ad Iximchè (Chimaltenango) il vertice dei popoli indigeni latinoamericani. Ormai da sette anni, gli "indios" cercano di dotarsi di strumenti di coordinamento e di dare vita ad un vero e proprio movimento, che - in effetti - in questi ultimi tempi è notevolmente cresciuto.
Iximché è un luogo sacro della tradizione Maya, e quindi il fatto che l'incontro si tenga proprio qui riveste di un particolare valore simbolico l'organizzazione dei lavori.
Diversi leader, provenienti da differenti paesi, hanno ricostruito la storia del movimento che, iniziato sette anni fa in Messico, ha poi avuto i suoi principali incontri nel 2004 in Ecuador e lo scorso anno a Cuzco, sulle Ande. David Choquewanka, portavoce del governo boliviano, ha portato il saluto del suo Presidente Evo Morales, la cui elezione è stato probabilmente uno dei fattori che più hanno dato impulso al movimento indigenista. Probabilmente Evo Morales interverrà personalmente entro la fine dei lavori, prevbista per il 30 marzo.

Il Presidente guatemalteco Oscar Berger, rispondendo a ricorrenti appelli provenienti dalle associazioni per i diritti umani e dalla Chiesa cattolica, ha assunto personalmente l'impegno di mettere mano alla riforma della Polizia Nazionale. Il ruolo di questa istituzione è particolarmente controverso, soprattutto perchè il livello dilagante di corruzione e di inaffidabilità rendono impossibile considerare la polizia uno strumento al servizio della sicurezza. L'impegno di Berger, a poco più di un anno dalla scadenza del mandato, riveste quindi particolare importanza. Resta da vedere, come sempre, se alle parole faranno seguito - almeno in parte - dei fatti concreti.

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