DISPERAZIONE E DELINQUENZA PEGGIORANO ULTERIORMENTE GLI ESITI DEL DISASTRO

14 ottobre 2005

14 ottobre - "DESESPERACION": così titola Prensalibre, uno dei principali quotidiani, la sua cronaca di oggi, e dipinge uno scenario di drammatici episodi, purtroppo non isolati, caratterizzati da saccheggi, scontri, rapine e atti di violenza, soprattutto finalizzati a mettere le mani sugli aiuti che arrivano via terra o con gli elicotteri nelle località maggiormente danneggiate. Si verificano molti assalti ai camion che portano generi alimentari, addirittura vi sono stati atti che hanno messo a rischio la vita della gente e degli equipaggi durante l'atterraggio di elicotteri.
Sembra, inoltre, che il fenomeno della corruzione nelle forze di polizia nonvenga meno nemmeno in questi frangenti, e che addirittutra vi siano dei poliziotti che pretendono "pedaggi" per lasciar transitare i camion.
Il viceministro della difesa Leivia nega che ci siano questi fenomeni, la cui descrizione quindi sarebbe frutto di esagerazioni giornalistiche. Speriamo che le cose stiano come dice lui, ma - conoscendo i costumi non proprio cristallini delle istituzioni guatemalteche - ci permettiamo una certa diffidenza.
Va detto anche, però, che si devono registrare scenari di solidarietà e spirito d'iniziativa ammirevoli. Come a Panajachel, dove molti operatori turistici (mentre rivolgono un appello al mondo del turismo per non essere lasciati soli e perchè non cessino i viaggi in Guatemala) si sono trasformati in veri e propri coordinatori dei soccorsi e hanno messo a disposizione le loro strutture per aiutare le persone colpite.
E proprio sulla situazione in Panajachel ci arriva la diretta testimonianza della nostra cara amica Marie Persson, una cooperante svdese, che ci racconta di atti di generosità a non finire; come quello di una dottoressa locale, di cui non conosciamo il nome, che - nonostante abbia perduto la casa e lamenti gravi danni per la sua famiglia - sta lavorando instancabilmente per assistere i feriti e gli ammalati.
Frattanto la Banca Mondiale, nella persona di Jane Armitage, direttrice di tale istituzione per il Centro America, ha garantito lo stanziamento di 100 milioni di dollari per la ricostruzione. Ma, a quanto pare, questi fondi, in realtà sarebbero denari già precedentemente stanziati, che adesso andrebbero "riorientati": in pratica, non di un vero e proprio nuvo finanziamento si tratterebbe, bensì di più agevoli procedure per rendere immediatamente disponibili soldi che già dovevano essere destinati al Guatemala e al Centro America.

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